
Continua l'eterno buio dell'informazione Italiana. A nulla valgono i tentativi di Bruno Vespa e company per riportare la libertà di informazione italiana nei ranghi che ci compete. E dire che il povero Bruno ce la mette tutta continuando ad invitare i Berlusconi e i Prodi, come anche gli amici Fede e Giordano (quello del tg gossipparo di italia1 che ha superato abbondantemente in contenuti l'intera programmazione di Happy Channel su Sky).
Secondo il Worldwide Press Freedom Index 2006 il belpaese arranca in quarantesima posizione, recuperando solo due posti rispetto all'anno precedente (eravamo quarantaduesimi..). Drammaticamente avanti agli Stati Uniti (sono al 53 posto..) e clamorosamente preceduti da paesi come la Repubblica Ceca (5 posto), l'Estonia (6 posto), la Slovakia (8 posto), la Bolivia (17 posto), la Bosnia e Herzegovina (19 posto), Trinidad and Tobago (22 posto), il Benin (23 posto), la Jamaica (25 posto, aveva ragione Bob), la Namibia (26 posto, ma dove si trova?), la Sud Corea (31 posto), Mali (38 posto) e Panama (39 posto).
Inaudito.
Nel paese in cui uno dei maggiori organi di stampa italiani, la Repubblica, inventa lo Star Control, divertente giochino che misura la popolarità dei personaggi noti, mi aspettavo qualcosa in più.
Non ci capiscono, o forse ci siamo talmente persi che non ci troviamo più neanche noi. Etichette:
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