
Ai confini del Calcio.
"La Gea World era una struttura creata nell'ottobre del 2001 per amministrare e gestire l'opera di alcuni giocatori di football e l'organizzaaione di manifestazioni sportive". I soci si erano divisi i vari settori di competenza. Alessandro Moggi gestiva i rapporti con il calcio giocato (procure di giocatori e allenatori e contatti con le società) mentre Chiara Geronzi (presidente per soli 18 giorni e figlia del Geronzi di Capitalia) avrebbe sviluppato il settore destinato all'organizzazione di eventi.
L'idea di base era quella di creare un marchio capace di entrare nel mondo dello spettacolo, della cultura. Nel tempo la Gea World ha tralasciato il filone non strettamente calcistico e Chiara Geronzi, scomparsa dal consiglio d'amministrazione, è rimasta nella società solo come azionista.
A loro si sono aggiunti con il tempo Davide Lippi (figlio del ct campione del mondo Marcello), Giuseppe De Mita (figlio di quel De Mita che pensate), Franco Zavaglia (talent scout di Francesco Totti), Andrea Cragnotti (il Cragnotti che pensate..Cirio, Lazio e la famosa valigetta di Sama) e Francesca Tanzi (figlia di Mister Parmalat). Insomma una grande ragnatela di potenti ed ex potenti che per quattro anni hanno tirato le fila del calcio che conta assistendo circa 200 calciatori fra serie A e serie B.
Poi sono arrivati gli Zeman, i Gaucci, i Moratti e le intercettazzioni, Guido Rossi e le penalizzazioni. Milan (Berlusconi), Fiorentina (Della Valle) e Lazio (Lotito) penalizzate in serie A, la Juventus, ha dovuto svendere i suoi calciatori, e stata retrocessa in serie B, le hano tolto due scuddetti e l'hanno lasciata con un debito nei confronti della Gea World di 550 mila euro (secondo l'ultimo Bilancio che potete verificare sul sito della società.
Ma ora che succede ?
Succede che è peggio.
E già perchè dopo il repentino passaggio dell'ultrà interista Guido Rossi che si è solo preoccupato di consegnare lo scudetto all'inter (che aveva chiuso il campionato a meno 17 dalla Juventus) per poi tornare correndo sotto l'ala protettrice del Tronchetti Provera in mamma Telecom, le quote di mercato sono rimaste praticamente inalterate rispetto all’ultima fotografia dell’Antitrust.
Alessandro Moggi ha aperto un ufficio a Napoli, in dote una sessantina di giocatori, qualcuno (vedi Materazzi) è stato soltanto subappaltato: la coppia Morabito-Vigorelli ha gestito il rinnovo con l’Inter ma riconoscerà un’indennità a Moggi jr.
Franco Zavaglia è tornato all’antico, Largo Preneste, ovviamente a Roma: ha incassato con discreta nonchalance la disdetta di Amelia, finito alla corte della nuova Gea (ora ne parlo..), e si è tenuto il grosso della truppa.
Davide Lippi ne esce meglio di tutti. E’ sopravvissuto alla buriana estiva, il papà ct della Nazionale, il conflitto di interessi, l’iscrizione nel registro degli indagati ed è stato l'unico che ha pubblicamente rinnovato il contratto di Chiellini con la Juve (senza paraventi) e arruolato uno dei migliori talenti in circolazione, Domenico Criscito, difensore a metà tra il Genoa e la Juventus.
Infine Luciano Moggi "squalificato dalla proprietà juventina e inibito dalla giustizia sportiva, Lucianone resta libero di elargire consigli agli amici, che sono tanti e quasi sempre nei ruoli chiave dei club. Presidenti, direttori sportivi, direttori generali. Per pochi denari non si rinnega il re del mercato, basta schermirsi, tanto a Siena quanto a Reggio Calabria. E se serve si arruola chi lo rimpiange, vedi De Nicola ad Ascoli" (n.d.r. dal quotidiano La Stampa del 20/10).
Ma non è finita, all'epoca della Gea World gli oppositori più accaniti (oltre ai citati Zeman, Gaucci, Moratti e via dicendo) erano i procuratori concorrenti che a più riprese e in tutte le trasmissioni televisive attaccavano la sudetta società di monopolizzare i campionati di A e di B.
Per capirci Bonetto, Branchini, Damiani, Berti, Tinti e Pallavicino. E indovinate un po ? Questi signori da qualche mese (dopo il caos, parafrasi del gazzettone, moggiopoli) hanno aperto la società Pentagon che annovera ben (udite udite) 400 calciatori fra serie A e B. Il doppio di quelli che gestiva la Gea World.
Ora mi domando il motivo per cui della Pentagon non si parla.
Dove sono gli Zeman, i Moratti e i Gaucci ?
Ma soprattutto come mai un quotidiano che si vanta come il più letto in Italia (aimè è vero), la Gazzetta dello Sport, pubblica la notizia di questa neonata società in un trafiletto di appena 15 righe in 8 pagina del 10/11/2006 dopo che ha condotto contro la Gea World e Moggi una vera e propria campagna denigratoria (e condivisibile) proprio perchè aveva troppi calciatori come assistiti ?
Non veniteci a dire che ora il calcio è pulito, è soltanto passato di mano il potere, prima c'era la Gea World ora la Pentagon, che per non rovinare tutto ha lasciato a Moggi jr, Zavaglia e Lippi le briciole (è un eufemismo..) affinchè tutti vivano felici e contenti.
Ora mi viene da pensare, ma chi ha pagato veramente? Da juventino (aimè ho questo difetto) mi verrebbe da dire la Juventus ma sarebbe troppo banale, ed oltretutto non lo penso, visto che di fatto Moggi era un dipendente della società torinese, piuttosto ho la sensazione che la domanda esatta è chi ci ha guadagnato ?
Solita Italia, ricomponete il puzzle e giudicate voi.
fonti: la Repubblica del 15/2/2006, La Stampa del 20/10/2006, La gazzetta dello sport del 10/11/2006 Etichette:
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