
Bilderberg.
Da anni ormai si parla del Bilderberg come una sorta di associazione in stile Priorato di Sion dei potenti del mondo. Nata fra il 1952 e il 1954 si partecipa esclusivamente su invito degli organizzatori (prima) e dei partecipanti (poi), si riunisce in un luogo diverso ogni anno e rigorosamente all’oscuro di telecamere e stampa (uno dei più insistenti giornalisti, Alex Jones, è stato tenuto per giorni sotto interrogatorio perché troppo pressante nei confronti dell’associazione).
Si discute di questioni chiave della politica e dell’economia a dispetto della quasi totalità delle Democrazie del mondo (il voto, le urne, le elezioni e il nostro pensare di cambiare il mondo), ignorando quindi i principi cardini di un sistema democratico.
Fino a qualche tempo fa non ne parlava nessuno, il più delle volte si negava anche l’esistenza, in Italia in particolare nessun TELEGIORNALE o QUOTIDIANO o SETTIMANALE ha ancora scritto articoli o approfondito la conoscenza dell’associazione (ne di destra ne di sinistra).
Negli ultimi due anni poi grazie ad un articolo di Blondet (sulla padania, che potete leggere qui) e della pubblicazione di Bilderberg Club di Daniel Estulin, nipote di un vecchio colonnello del KGB ma soprattutto giornalista specializzato in vari tipi di indagini ed inchieste, l’associazione è venuta allo scoperto ammettendo di esistere e producendo un comunicato stampa (che potete scaricare qui) con annessa lista dei partecipanti (anche questa da scariare) che non ci è dato sapere se sia più o meno completa.
Peccato che Blondet abbia dimenticato nomi noti alla destra italiana (Tremonti su tutti), altrimenti sarebbe stato un buon tentativo di informazione dichiaratamente di destra utile e ben fatta.
Al contratio Daniel Estulin non ha lesinato nomi e informazioni specificando nel suo libro che non si tratta di una lobby o di una loggia massonica ma un vero e proprio Club ideato in un palazzo olandese a Oosterbeckl dal principe Bernardo d’Olanda, padre dell’attuale regina Beatrice, e da David Rockefeller; un’associazione formata da eminenze grigie, politici, imprenditori, teste coronate e potentissimi di tutto il mondo i cui nomi includono Juan Carlos di Spagna e sua moglie la regina Sofia, Filippo del Belgio, Carlo d’Inghilterra, George Soros, Henry Kissinger, Gianni Agnelli, Niarchos, i Rothschild e tutti i più noti personaggi dell’ultimo mezzo secolo. In breve, un concentrato di potere che pare si sia mosso in tutte le direzioni scegliendo e favorendo addirittura l’elezione di Capi di Stato, Bill Clinton pare, stabilendo l’utilità di armamenti e guerre, facendo rotolare molte teste ed eleggendone altre, sostenendo i conflitti in Irak e Afghanistan, sostenendo gigantesche operazioni imprenditoriali con le loro “Advising Committee” o “ Steering Committee” ed altri tantissimi comitati per ogni diversa causa.
Oltre ai citati troviamo anche personaggi noti a noi italiani come Prodi (portogallo 1999), Berlusconi, John Elkann, che ha preso il posto del nonno lo scorso anno, Emma Bonino (1997), Mario Draghi ora presidente di Bankitalia, Mario Monti (l’altro candidato alla presidenza... bella scelta che avevamo), Tronchetti Provera, Padoa Schioppa in qualità di "minister of finance" italiano, Scaroni (dall’ ENI spa), a suo tempo anche Walter Veltroni (quando era direttore de L’Unità), infine l’immancabile Tremonti. Per l’estero ci sono anche i rappresentanti di marchi noti, quali Coca-cola, Bp, Shell, sono presenti i silenziosi inviati di giornali quali il Times(quello londinese), il Wall Street Journal, l’Economist, il Financial Times, l’International Herald Tribune, e i pù nazionali/europei Le Figarò, Globe and Mail, Die Zeit, non potevano inoltre mancare uomini del WTO, Banca mondiale e NATO.
Molti negano, molti accusano, il giornalista a sua volta si difende con tanti (troppi) dettagli che offrono credibilità. Per esempio ci dice che nel Maggio del 2003 i partecipanti al Club segreto si incontrarono al Palazzo Trianon di Versailles, nel 2004 al Grand Hotel delle isole Borromee a Stresa, nel marzo del 2005 al Dorino Sofitel Seehotel a Rottaci-Egern vicino a Monaco e nel Giugno di quest’anno all’Hotel Brookstreet di Ottawa in Canada (come poi documentato e confermato dagli stessi).
Dice che le riunioni durano 4 giorni, sempre da un Giovedì mattina alla Domenica pomeriggio, e che in tali occasioni gli alberghi prescelti si svuotano della normale clientela per offrire la massima segretezza. Pare che, attualmente, sia il visconte belga Etienne Davignon, anziano Commissario europeo, quello che dirige le destinazioni dei gruppi. Si fanno chiamare i “Bilderbergers” e le loro affiliazioni includono membri specializzati per diverse voci. Lo “Steering Committee” (comitato direzionale o guida/governo dello sterzo…insomma i timonieri) ad esempio sarebbe costituito da 35 personaggi famosi e potenti sia europei che americani.
Molti soci si ritengano pionieri della costruzione europea e di grandi scelte a livello mondiale, e che non accettano di essere criticati o giudicati come setta occulta. Ma lo sono, almeno fino ad ora, e non certo in odore di santità volendo dar credito al giornalista indagatore. Curiosamente a pubblicare il libro dell’inchiesta di Daniel Estulin sono editori spagnoli. I titoli dei due libri/inchiesta sono: “Los secretos del Club Bilderberger” edizioni Planeta, e “La verdadera historia del Club Bilderberg”. Dico ‘curiosamente’ perché tra i membri del Club indicati con reiterazioni figurano proprio i sovrani di Spagna. Ancora una dimostrazione della democrazia spagnola che si eleva al disopra delle istituzioni e poteri e differenza di altri Stati europei. Non si possono cercare i ‘bilderbergers’ sui siti Internet, perché i soci non sono ingenui e non vorrebbero certamente essere pubblicizzati.
Ripensando al Codice da Vinci mi viene un senso deprimente di solitudine. Se il Priorato di Sion mi ha in qualche modo affascinato per la sua difesa delle origini di Cristo la conferma dell’esistenza del Bilderberge mi ha profondamente deluso.
Come possiamo pensare di continuare ad andare a votare, di continuare a scrivere o più semplicemente di cambiare le cose ? La democrazia non passa più attraverso un urna ma tutto viene pianificato alle nostre spalle. Dal prezzo del petrolio alle ultime guerre.
Quando decideranno di toglierci anche l’alba ? Perché a questo punto ci manca solo di scoprire le telecamere ed il loro Truman Show sarà completo.
Chapeou.
fonti: Maurizio Blondet, Olghina di Robilant, Daniel Estulin, www.mega.nu, counterpunch.org, deepblacklies.co.uk. Etichette:
2 commenti:
Juan Luis Cebrian (Prisa y TVI Portuguesa)
Decine tra gli uomini più ricchi e potenti al mondo, tra cui capi di stato e primi ministri dei paesi del G8, si stanno per incontrare, come ogni anno, per il meeting del gruppo Bilderberg. A differenza di altri meeting ufficiali (come quelli del G8 vero e proprio), questo incontro si svolge nel più totale segreto (provate a cercare Bilderberg in Google News…). Solo pochi giornalisti indipendenti e autofinanziati, come James Tucker di American Free Press, si impegnano, come ogni anno, a capire perché l’elite mondiale, tra cui membri di governi che si suppone eletti dal popolo, si incontri in segreto protetta da polizia e paramilitari. N.d.r.
Coloro che inseguono il Bilderberg pensano di avere identificato il luogo dell’incontro di quest’anno, ma, come si dice nel commercio, “non è sicuro al 100%”.
Il luogo è il Klassis Hotel nella piccola città di Silivri, a circa 40 miglia da Istanbul. Si adatta agli schemi del Bilderberg: un luogo di villeggiatura molto signorile al di fuori di un'area urbana, facilmente custodito e con un percorso da golf.
E’ stato per la prima volta indicato da Emre Tekin, una guida turistica che vive a Istanbul e che si è offerto come volontario gratuitamente per aiutare ad acchiappare il Bilderberg. Ma l'hotel ha detto che poteva prendere prenotazioni per il primo giugno, sebbene il Bilderberg si incontri tra il 31 maggio e il quattro giugno. Ma un consulente finanziario internazionale che ha fatto affari con i pezzi grossi del Bilderberg per decenni, e che ha aiutato American Free Press a stanare gli incontri segreti per molti anni, ha alla fine fatto una scoperta. Ha chiamato il Klassis chiedendo ai dirigenti di poter fare prenotazioni per 20 persone e gli è stato detto che lo stabilimento era affollato per quelle date.
“Oh, avete il Bilderberg in quei giorni” ha detto.
“Si, il Bilderberg” è stata la risposta.
Allora perché non siamo sicuri al 100%? Istinto. Ogni anno si fa tutto più difficile. Un anno fa i pezzi grossi del Bilderberg hanno ricevuto lettere in gennaio o, al più tardi a febbraio, con dettagli completi sulle date e i luoghi. Sospettando che questa informazione venisse passata da segretari e impiegati, le lettere hanno iniziato ad affermare “si terrà in queste date” con dettagli che seguiranno--riducendo i giorni di esposizione.
Inoltre, un anno fa, i luoghi di villeggiatura che avrebbero ospitato il Bilderberg sarebbero stati “completamente riempiti” in quelle date. Ora a chi prende le prenotazioni non viene detto, tranne che con pochi giorni di anticipo, che il luogo sarà totalmente occupato e singole prenotazioni vengono accettate--per essere cancellate dopo con scuse e sistemazioni organizzate in altri luoghi.
Questo è il punto in cui il nostro collaboratore di Washington ha deciso di ripetere la ricerca, parlando ai dirigenti dell'hotel di venti prenotazioni per persone che sono così importanti che non devono subire inconvenienti o offese con prenotazioni cancellate.
Il Klassis non poteva sistemare queste immaginarie persone importanti. Allora, perché non siamo ancora sicuri al 100%?
Istinto. Qualcosa mi tiene sulle spine. Non importa cosa accadrà, il presente giornalista sarà a Istanbul per seguire l'evento come ho fatto per gli scorsi 25 anni, che si conosca o meno il luogo esatto.
Nel 1954, un gruppo di internazionalisti ha deciso che il mondo era diventato così piccolo e i loro interessi si intersecavano così spesso che avrebbero dovuto fare incontri regolari da tenersi ogni anno. Quell'anno questi individui potenti e ricchi si incontrarono al Bilderberg Hotel in Olanda, e perciò si diedero il nome di “gruppo Bilderberg”.
Da allora si sono incontrati in alberghi a cinque stelle dietro solide mura con guardie armate che custodivano le entrate. Per alcuni anni prevalse un totale blackout dei media, sino a che il rimpianto giornalista Westbrook Pegler scrisse del gruppo nel 1957.
Nonostante ciò le regole di Chatham House sono rimaste valide [modo di dire inglese che sta ad indicare strette regole di riservatezza per chi partecipa ad eventi n.d.t.]. Gli incontri vengono tenuti privatamente e a coloro che vi partecipano è proibito parlare di ciò che è accaduto. Il sottoscritto ha coperto il Bilderberg sin dal 1975.
James P. Tucker Jr. scriverà il prossimo articolo da Istanbul. I sostenitori di AFP stanno aiutando Jim a pagare le sue spese di viaggio da e per il meeting mandando $ 35 ciascuno. In cambio i donatori riceveranno una copia autografata e personalizzata del “Bilderberg Diary” di Tucker.
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