Rapporto sulla Violenza contro le donne

Negli Stati Uniti ogni 15 secondi viene aggredita una donna.
Immaginiamo che il Sommo Calderoli, leggendo questo dato fornito dalla facolta' di legge di Harvard, comincerebbe a prendersela coi bingo bongo, gli zingari o i terroni.


In realta' avrebbe - come spesso gli accade - torto marcio. In genere il colpevole delle aggressioni e' il coniuge. Come in Gran Bretagna, dove ogni anno una donna su dieci viene picchiata a sangue dal partner o in Canada e in Israele, dove per una donna e' piu' probabile essere uccisa dal proprio compagno che da un estraneo. In Russia, un omicidio su cinquanta e' compiuto dal marito nei confronti della moglie. In Svezia ogni dieci giorni una donna muore in seguito agli abusi subiti da parte di un familiare o di un amico. E nell'Italia di Berlusconi l'80% degli omicidi ha avuto come vittima una donna. Per le donne tra i 15 e i 44 anni la violenza e' la prima causa di morte e di invalidita': ancor piu' del cancro, della malaria, degli incidenti stradali e persino della guerra. Questo dato sconvolgente , proveniente da una ricerca della Harvard University, apre il rapporto sulla violenza contro le donne nel mondo diffuso in questi giorni dal Panos Institute di Londra, un'organizzazione non governativa che si occupa di problemi globali e dello sviluppo. Etichette:

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