
Il 95 % dei prigionieri rinchiusi nella base statunitense di Guantanamo, territorio cubano occupato, furono comprati da soldati statunitensi in Pakistan. Lo denuncia Clive Stafford, avvocato di 36 detenuti.
In un articolo pubblicato sul settimanale britannico New Statesman, Stafford afferma che i detenuti di Guantanamo, per la maggior parte, non furono arrestati in Afghanistan, bensì catturati in territorio pachistano, e successivamente venduti all’asta come schiavi ai militari statunitensi per un minimo di 5000 dollari.
L'avvocato, nonché direttore dell'organizzazione non governativa Reprieve, sostiene che quegli acquisti effettuati da Washington spiegherebbero il motivo per cui tanti indigenti finirono nella prigione della base di Guantanamo. Come sottolinea nel suo libro La linea di fuoco, pubblicato di recente, lo stesso presidente pachistano Pervez Musharraf ha riconosciuto l'arresto nel suo paese di oltre 600 persone, ed il pagamento da parte degli Stati Uniti di milioni di dollari per le 369 persone che consegnò loro.
fonte: La Jornada Etichette:
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