Finanza e Mutui



Avrei potuto iniziare scrivendo lo avevo già detto (sale il prezzo della benzina, vendesi-casa), ma preferisco evitare anche perchè la situazione non sembra molto allegra.

Però mi meraviglio, ogni volta di più. Questo però non deve distrarci dal capire.

Ricordate quando gli USA erano la più grande democrazia industriale del mondo? Appena trent'anni fa il risultato della loro economia produttiva e le abilità della forza lavoro guidavano il mondo.

Cosa è successo? È difficile credere che nell'arco di una generazione le capacità di questa nazione siano semplicemente collassate come, ad esempio, hanno fatto le industrie siderurgiche e automobilistiche e l'agricoltura a conduzione familiare. Quali sono quindi le cause del declino?

Diciamo che qualcuno segnali li sta mandando, da tempo. L'ottimo lavoro ad esempio di Global Research, da me spesso citato. Secondo Richard C.Cook l'economia USA è collegata ad un sistema artificiale di supporto vitale, un ostaggio che respira a malapena in un manicomio. Questo manicomio sono i sistemi finanziari USA e mondiale che si trovano sull'orlo del collasso.

I pazienti sono i banchieri centrali mondiali, insieme a molti dei magnati della finanza grandi e piccoli. Il fatto è che l'economia di gran parte del mondo si trova in una fase di decisiva discesa che i finanzieri non possono fermare perché i metodi che essi utilizzano ne sono la causa primaria.

Come spesso accade, i pazienti dominano l'istituto psichiatrico.

I problemi non sono confinati negli USA. La disoccupazione mondiale aumenta, il debito si impenna, le infrastrutture si stanno sbriciolando, e i prezzi stanno crescendo.

In un tale ambiente, crimine, guerra, terrorismo e altre forme di violenza sono endemiche. Solo il più ingenuo, egocentrico e deluso sciovinista potrebbe descrivere un simile scenario in termini delle democrazie occidentali amanti della libertà che vengono assediate dai “cattivi”.

Ciò che sta succedendo, secondo Cook, evidenzia i crescenti fallimenti della finanza globalizzata occidentale, il cui impatto sulla stabilità politica è stato tanto corrosivo. Probabilmente stiamo per assistere a importanti traumi finanziari nell'arco dei prossimi mesi (e poi non dite che non vi avevo avvertito).

Gli avvertimenti arrivano anche da grandi attori istituzionali come la Banca dei Regolamenti Internazionali e il Fondo Monetario Internazionale e quello che è accaduto ieri con la crisi dei mercati dovuta ai prestiti immobiliari non onorati, oltretutto già ampiamento previsto da due anni, dimostra che queste non sono CAZZATE.

Magari stiamo assistendo alla fine di un'era in cui i finanzieri dominavano il mondo. Ad un certo punto, i governi o i loro establishment militari e burocratici probabilmente smetteranno di essere spettatori passivi del disordine imperante. Sta già succedendo in Russia e altrove.

I Paesi che saranno meno capaci di disporre del proprio destino sono quelli come gli USA, dove i governi sono stati maggiormente passivi davanti alla decomposizione economica dalle attività dei loro settori finanziari.

I finanzieri sono coloro per i quali l'ultima generazione ha usufruito maggiormente dalle economie segnate dalla privatizzazione, dalla deregolamentazione e dalla speculazione, ma ciò potrebbe essere prossimo al cambiamento.

Se il cambiamento sarà costruttivo o catastrofico lo vedremo.



fonte: per chi volesse approfondire, Richard C. Cook, http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=6239 Etichette:

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